
L’eccezionale particolarità di questo grande artista si condensa nella novità tecnica: Bollini Bonazza non lavora su tela, non usa i pennelli come i grandi del passato e non intelaia le sue opere, bensì crea, incide, disegna su metalli preziosi. Bollini Bonazza ci regala un’arte che si radica nelle glorie passate pur irradiando un fervore di innovativa contemporaneità.
I suoi lavori ci fanno entrare in un mondo magico, simbolico e misterioso, che richiede tutta la forza interpretativa dello spettatore, catapultato in una dimensione virtuale e metaforica che lo invita all’ammirazione del dettaglio rappresentato e a ponderare le suggestioni tematiche. Con Bollini Bonazza non ritorniamo esclusivamente al culmine del Rinascimento, ma alle fascinose allegorie della Magna Grecia. L’artista si ispira a Pitagora, con i suoi studi legati al rigore matematico e alla perfezione geometrica, e riproponendo i suoi insegnamenti nella perizia compositiva delle sue incisioni. Porta la Grecia nell’arte contemporanea, Bollini Bonazza ammalia il collezionista e lo trascina in una dimensione unica, irripetibile ed esclusiva, mediante l’utilizzo di preziosi materiali quali oro, argento e platino.
La maestria dell’arte orafa di oggi si fonde con mondi remoti, antiche realtà, in un turbinio di giochi di luce, riflessi preziosi ed effetti magici. Bollini Bonazza è un artista unico, un grande rappresentante di un’arte da lui stesso inventata, studiata, analizzata e poi messa in pratica. L’osservatore viene rapito dai prodigiosi riflessi e inizia a comprendere la magia delle opere di Bollini Bonazza che fonde nelle sue rivoluzionarie esecuzioni le antiche glorie artigiane e la maestosa arte del ‘500 italiano, mostrando fino a dove la capacità e il talento creativo possono culminare.
Timothy Warrington
International Confederation of Art Critics